L’ipossia post -virale è la più frequente causa di perdita dell’olfatto oggi conosciuta. Durante la recente pandemia di Covid-19 una quota di pazienti hanno manifestato una severa e persistente ipoosmia che in molti casi è stato l’unico segno di infezione.

Secondo recenti studi l’alterazione dell’olfatto interessa circa il 70% dei pazienti SARS-CoV-2. Un recente studio multicentrico (Olfactory training is helpful in postinfectious olfactory loss: a randomized, controlled, multicenter study. Damm M, Laryngoscope. 2014) ha mostrato incoraggianti risultati ottenuti con il training olfattorio nella cura dell’ipoosmia post -virale.

Il training olfattorio viene effettuato allenandosi due volte al giorno ad odorare alcune essenze che corrispondono ai cosiddetti odori primari che costituiscono le caselle che compongono il nostro recettore olfattivo. Gli odori primari sono gli odoranti che che il nostro sistema olfattivo riconosce e dalla cui combinazione derivano tutte le sfumature olfattive che possiamo percepire nell’ambiente che ci circonda. Gli odori primari si distinguono in piacevoli, neutri o sgradevoli e sono le essenze: fragrante, resinoso, fruttato, dolce, chimico, agrumato, vanigliato, mentolato, il pungente, bruciato e nauseabondo.

L’addestramento olfattivo è una procedura sicura e senza effetti collaterali, che aumenta in maniera significativa i tassi di recupero della perdita olfattiva post-virale specie se effettuato entro pochi mesi dal deficit….”

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